Di me e di


"INSIEME"






Sergio VentrìcePrima di tutto, un abbraccio a Cirò ed ai suoi abitanti. Spesso la nostalgia mi tormenta.
Sono Sergio Ventrìce, molti di Voi mi conoscono di persona, come io Vi conosco. Sono "U figghiu e Arturu", quello del bar, che ora, purtroppo, ha chiuso.


Vivo a Roma dal 1980, mi sono sempre interessato di Cinema e di Televisione; ho scritto soggetti e sceneggiature, alcune hanno avuto fortuna, altre no. Ho scritto per registi importanti in veste di "ghost writer", cioè come scrittore fantasma: tanta fatica, pochissimi soldi, nessun riconoscimento.



In tv ho lavorato anche come attore, soprattutto negli anni '90: con Baudo, con Frizzi, Bonolis, Chiambretti, Greco, Carrà, Venier, Magalli ed ho conosciuto Modugno, Morandi, Al Bano, Gassman (padre), Sordi, Bova, Buy, Moretti ed altri ancora… Insomma, un po' di gavetta l'ho fatta, ma a questa non è seguito il successo che speravo.



Spero sempre, un giorno, di convincere un produttore televisivo a lasciarmi condurre un programma tutto mio, ma è difficile, difficilissimo.
Ci sono troppi ostacoli e problemi, ed avere talento (ammesso che lo si abbia) può non essere sufficiente… Ma questo è un discorso troppo vasto…



Insieme"INSIEME" è il mio primo lavoro in forma di romanzo. Dopo le sceneggiature, i trattamenti per la t v, le poesie e le massime morali, ho affrontato questa fatica, durata 3 anni.
E' una storia d'amore.
L'amore? Si, sempre l'amore!
Una coppia, marito e moglie, che dopo ventanni di vita in comune, tra ricordi e rabbia, tirano la somma del loro rapporto.
E' possibile restare insieme per tutta la vita?
Si, forse… Comunque, può essere dura.
Ci si ama, a mio giudizio, solo dopo essersi conosciuti per anni. "Conoscersi" significa parlare l'un l'altra, rompere i silenzi e non chiudersi mai nel proprio mondo.
Per stare insieme con un'altra persona ci vuole coraggio, il coraggio di mettersi in gioco e quello di assorbire le sconfitte. Ma la vita che lega due esseri umani è anche amicizia, complicità e fonte di straordinari momenti di gioia.



In "INSIEME" c'è anche Cirò, pur essendo un romanzo, cioè fiction, cioè finzione (è ambientato a "Driano", paese immaginario della Calabria ionica), molti leggendo riconosceranno posti ed atmosfere.
Cito più volte "Cirò", per il vino ed altro, come reale località vicino alla fantomatica "Driano".



Spero che "INSIEME" piaccia a Voi lettori.
E sarò lieto, se vorrete, di raccogliere le Vostre considerazioni, qualsiasi esse siano.





Cirò- Lo storico prof. Egidio Mezzi grande luminario del mondo letterario calabrese, parla in una nota dell’ultimo romanzo di Sergio Ventrice ”Insieme”.
Il romanzo scrive Mezzi- fa il bilancio della vita matrimoniale di Lorenzo, un agente immobiliare, e di Fabiana, insegnante liceale, la cui unione, dopo anni e decenni di vita in comune, giunge a un’asprezza, non priva di violenza, e approda in una rottura che sembra irreversibile. Il libro dice Mezzi- è una fotografia spirituale, a due voci, della vita di una coppia, dei loro sentimenti, delle loro paure e delle loro rabbie; una denuncia quasi dolente di due vite perse che racconta, di amore, di memoria, di momenti felici, ma anche di umiliazione, di dolore, di sentimenti di frustrazione e di rabbia, di incomprensioni reciproche. Il messaggio di Ventrice ha un significato forte, scrive il critico- è rivolto a quanti, e sono ormai troppi, pur sposati per amore e non per convenienza, dopo una lunga convivenza pur allietata dalla nascita di un figlio, avvertono che l’intesa, il dialogo, l’attrazione sessuale, la passione è venuta meno e si sentono perciò frustrati, distrutti e falliti.
L’uomo è il prodotto dell’ambiente in cui vive, della società che spesso oggi genera caduta di autostima, inquietudine, sconforto, rabbia, paura, mancanza di vera speranza, che inevitabilmente hanno una caduta drammatica sulla vita familiare. L’uomo vive perciò con depressione, la percepisce decadenza della società continua Mezzi- e l’impegno gravoso che comporta il vivere la quotidianità, si chiude nel castello del proprio io e diventa incapace di dire sì alla vita, di seminare gesti di tenerezza alla donna che si ama, di dialogare con la compagna di vita. Eppure nella vita di coppia avrebbe tante cose da raccontare sul proprio lavoro, sulla conduzione della casa, sui problemi impellenti della famiglia e dei figli, ma è stanco e frustrato dopo una lunga giornata di lavoro, ha desiderio di essere lasciato in pace, semplicemente di starsene in silenzio e subisce l’altro come una fatica inutile; prevale così il non-dialogo e la non comunicazione verbale.
La crisi inevitabilmente bussa alla nostra porta, continua Mezzi nella sua critica- Allora i due coniugi , sgomenti, si interrogano come sia possibile che il loro matrimonio sia naufragato sugli scogli dell’indifferenza dell’uno per l’altro. Come si sia interrotto un lungo percorso connotato da tanti momenti di gioia e di amore sia pure a volte turbato da stanchezze, allontanamenti e ritorni di passione. Allora i due coniugi si interrogano se sia possibile ritornare indietro e ritrovare l’antico incanto, rinvigorire ciò che è rimasto, raggiungere un nuovo equilibrio, riprendere il cammino e rimettersi in marcia. Il lettore, scrive Mezzi- man mano che la lettura del romanzo procede, intuisce che la risposta è positiva, che la vita di coppia ha bisogno di ritrovare un linguaggio fatto di parole essenziali come amore, lealtà, onestà nei rapporti con l’altro, che è possibile ritrovarsi se si è capaci di guardare in faccia la realtà, di vivere cioè una vita normale, accettando i propri limiti che il Padre Eterno ci ha dato e non recriminare se i nostri progetti non si sono realizzati, se non si sono raggiunti gli obiettivi che ci eravamo prefissati; se non abbiamo attuato i nostri sogni se siamo costretti a vivere la quotidianità con rassegnazione.

<< In poche parole Ventrice conclude il prof. Egidio Mezzi- lancia un appello, auspica che l’uomo capisca quanto sia breve la vita e che è inutile perdere tempo a farci del male reciprocamente: solo allora ritornerà una vitalità inattesa e il dialogo ritrovato arrecherà nuova linfa alla coppia e l’amore sboccerà, rinascerà e potrà durare per tutta la vita matrimoniale. E’ un libro quindi veramente interessante, afferma Mezzi- che fa riflettere chi ha voglia di recuperare un vissuto che sembra per sempre scomparso come una meteora>>. Dunque un libro interessante da consigliare a chi ha problemi di coppia, ma anche a chi crede nelle proprie capacità.


Giuseppe De Fine


"INSIEME" si può trovare in vendita presso:


" Cartolibreria Paletta - Cirò.

" Cartolandia Parisi di Arcuri, via libertà, Cirò Marina.

" Secom di G. Benevento Via Cosenza - Cirò Marina.

" Libreria Mediterranea di G. De Franco, viale Roma, Crotone.

" Su internet: 365Bookmark.it oppure Shoplibri.com


Un abbraccio a tutti, ed un grazie alla Redazione de "Il CIROTANO", in particolare al caro Peppe De Fine.

Sergio Ventrìce