Guida al turismo in Calabria » Gusto e sapori dei prodotti tipici calabresi

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Il Vino
(CURIOSITA')  Dall'antichità ad oggi, il Vino Cirò ha sempre goduto fama di essere dotato di virtù terapeutiche. Infatti più di un medico garantiva, probabilmente più per convinzione personale che per oggettività scentifica, che il Cirò è un "sicuro cordiale per chi vuole recuperare le forze dopo una lunga malattia" ed inoltre è "tonico opulento e maestoso per la vecchiaia umana che vuole coronarsi di verde ancora per anni".
Hugh Johnson, autore di un famosissimo "Atlante dei Vini" conosciuto in quasi tutto il mondo, definisce il Cirò "il Barolo del Sud".
La Storia
Vitigni
Abbinamenti
Disciplinare di produzione
Tipologia
Aziende






L'olio
L'origine della coltivazione dell'olivo in Calabria viene fatta risalire alle remote civiltà della Magna Grecia. L'importanza della coltivazione dell'olivo nella storia dell'agricoltura calabrese è testimoniata dalla presenza, in tutto il territorio, di numerosi alberi giganti, alcuni dei quali alti ben oltre i venti metri. Molti di questi, nonostante abbiano fornito enormi quantità di olio nei diversi secoli, sono ancora in produzione.
Oltre che per la quantità, la produzione olearia calabrese si distingue anche per il grande pregio della sua qualità, dovuta al rispetto di una tradizione antichissima. Numerosi frantoi calabresi che per la qualità e la bontà dell'olio hanno ricevuto il marchio D.O.C. e D.O.P. come extravergine d'oliva.
La produzione avviene con olive raccolte in uliveti selezionati, ed è rivolta a ottenere un olio dal sapore inconfondibile, molto spiccato, altamente digeribile e universalmente riconosciuto alla base della cucina italiana. Tra le produzioni regionali, vanno anche menzionati gli oli aromatizzati, ottenuti facendo macerare in olio extravergine d'oliva spezie essiccate al sole: i gusti del peperoncino, del rosmarino, del limone, dell'origano e del basilico, insaporiscono con il loro aroma particolare i piatti di una cucina semplice, ma saporita.






Il Peperoncino
La cultura gastronomica Calabrese, ci porta direttamente al peperoncino, infatti è raro trovare un piatto tipico in cui non appaia, in dosi modiche o esagerate il peperoncino è sempre presente.
La Calabria e infatti la regione che in Italia consuma più peperoncino.
Già sul finire del XVII secolo numerosi viaggiatori stranieri che visitarono la Calabria scrissero dell’uso tipico del peperoncino nell’alimentazione ed alcuni ipotizzarono allora che il piccolo frutto piccante fosse stato importato in questa regione dai Saraceni. In ogni caso le popolazioni calabresi fin dal principio ne apprezzarono le qualità disinfettanti, il presunto potere afrodisiaco e di longevità, ma prevalente è usato nella conservazione degli alimenti, soprattutto della carne.  Accanto ai prodotti tradizionali, oggi si producono numerosi alimenti a base di peperoncino, come le paste, la grappa, addirittura le confetture ed il gelato, quasi a voler significare che questo piccolo, ma potente frutto, costituisce parte integrante della identità della Calabria.



I salumi

I calabresi sono maestri nell'arte della macellazione del maiale e della produzione di salumi come salsicce, soppressate, capicolli, nduja.
Intorno al maiale, alla sua macellazione e ai suoi derivati si sono sviluppati nei secoli grandi tradizioni popolari, leggende e usanze, ma sopratutto lo spirito di far conoscere ai palati più esigenti questo gusto unico ed inconfondibile;
infatti, sono molto presenti le cosidette sagre del maiale, organizzate in tutto il territorio calabrese in più periodi dell'anno.





Il Pesce
Dal mare di Calabria si ricava la materia prima per le conserve più gustose: i tonni pescati nel Mare Tirreno e lungo la costa Jonica, dalla carne compatta e di un bel colore rosso scuro, una volta sott'olio, costituiscono il complemento ideale di sughi e insalate.
Ma soprattutto sulla costa Jonica il prodotto ittico tipico è la Sardella, una gustosissima crema piccante a base di peperoncino e neonata della sarda che spalmata sul pane o sulle foglie di cipolla diventa un ottimo antipasto, in molti l'hanno denominata "caviale del Sud".








I formaggi
Calabria nella gastronomia locale, la produzione di formaggi e latticini assume un'importante ruolo di nutrizione e di prodotto di esportazione ricercato e di alta qualità. Tra i più gustosi prodotti, il pecorino calabrese, il caciocavallo, le mozzarelle ed il "Butirro", che con la sua particolare confezione, adottata fin da epoca remota, trova spiegazione nella necessità di potere conservare , inalterato, e a temperatura ambiente il burro, assolutamente privo di sale, contenuto nell'involucro di pasta filata.
Nel corso dei secoli si sono riuscite a  fondere le immutata tradizioni calabresi dell'arte casearia con le moderne tecnologie di produzione. Questo naturalmente rispettando sempre antiche ricette che ne caratterizzano la qualità, mantenendo quei requisiti del formaggio pecorino Crotonese che ne rappresentano la “calabresità” per il gusto intenso e piacevole, dolce ma tendente al piccante; 
Il Pecorino Crotonese è prodotto, esclusivamente con latte di pecora di razza Gentile (una delle grandi razze ovine autoctone italiane), a pasta semicotta, compatta, con rare occhiature dalle quali escono lacrime di grasso. La stagionatura del pecorino Crotonese va dai 4 mesi ai 2 anni. Le forme si presentano cilindriche, di peso tra i 2 e i 7 kg., con i segni beni visibili del canestro in cui è stata versata la cagliata. Il sapore è dolce, pieno, ma delicatamente armonioso. Un pecorino così casca proprio come il cacio sui maccheroni: è infatti uno dei più grandi pecorini da grattugia italiani (se ben stagionato).