Franca Liotti è nata il 26 marzo 1941 a Cirò Marina e vi risiede tuttora.
Da poco in pensione, ha insegnato a Cirò Marina nella Scuola Elementare del 1° Circolo Didattico dove ha partecipato a dei "Progetti Interdisciplinari" organizzando per i suoi alunni attività in lingua cirotana.
Autrice di componimenti poetici in lingua italiana, si è distinta con una raccolta di poesie nel concorso: Premio Italia Artistica 1979 "Città di Rossano", riportando un riconoscimento di merito.
Altre sue poesie sono state pubblicate sul libro Cirò Marina, edito per il centenario della fondazione della città nel 1980 e sul giornale "Calabria Kroton" nel 1982.
Con Calabria Letteraria Editrice ha pubblicato
Dall'archivio della memoria. Fiabe e filastrocche in lingua cirotana e Voli, una raccolta di poesie in lingua italiana.

 
"Dall'archivio della memoria"
Fiabe e filastrocche in lingua cirotana

 

"Dall'archivio della memoria" È nato un libro originale, interessante, didattico, divertente. A realizzarlo non poteva essere altri che una maestra, una mamma che ha custodito per anni "immagini, sensazioni ed atmosfere di una infanzia lontana, ricordi gioiosi e nostalgie," ma che vuole soprattutto riproporre e far rivivere "momenti di cultura che sono preziosi come il tempo..." Franca Liotti Carbone ce ne ha messo di tempo prima di convincersi che il suo lavoro, iniziato quasi per gioco e per divertire i suoi nipotini, poteva costituire un'opera dialettale di notevole valore culturale proprio per il rispetto di quella " memoria" di cui tanto oggi si parla, a volte purtroppo anche strumentalmente.
"Dall'archivio della memoria, Fiabe e filastrocche in lingua cirotana" (Calabria Letteraria Editrice) è il titolo del libro di Franca Liotti; una raccolta "che nasce da un profondo legame con il dialetto, - si legge nella motivazione dell'autrice - lingua viva, espressiva, efficace, incisiva e duttile, strumento indispensabile alla sopravvivenza di culture e tradizioni che devono essere recuperate, salvate e custodite affinchè non vadano perdute nel tempo, in questo nostro tempo che spesso si mostra indifferente e distratto verso un passato che ci appartiene". Queste fiabe e queste filastrocche non le si sarebbero mai più ritrovate in alcun testo se la passione e la gioia di tramandare in "lingua cirotana".... (Franca Liotti non ama molto i termini vernacolo o dialetto) non avessero spinto l'autrice a trasferire questo bagaglio culturale dalla sua memoria sulle pagine di un testo, dopo averne curato minuziosamente la forma e realizzato le simpaticissime illustrazioni. A scioca, Pizzi pizzi tangula, Cicirinneddu, A cozzupara, sono soltanto alcune delle antiche filastrocche che tornano subito alla memoria di quanti hanno vissuto l'infanzia giocando semplicemente nei rioni e nei cortili, ignari ancora dei nuovi metodi di ricreazione telematica o virtuale; A ciota di ciciri, I cumpari, U rè e ru scarparu, Jogalu ed altre favole rievocano la saggezza popolare velata a volte di una profonda ironica malinconia; una antologia di racconti semplici ma intrisi di insegnamenti e significati sempre attuali e formativi. Un testo insomma che ha tutte le carte in regola per essere divulgato nelle scuole a testimonianza di una letteratura locale che non andrebbe dimenticata; un testo che va diritto al cuore per la sua semplicità e per la dedica con cui l'autrice si presenta ai suoi lettori: "Ai miei figli, ai miei nipoti, ai miei alunni, a tutti i bambini e a quegli adulti che custodiscono con devozione, in un angolo del loro cuore, i ricordi della loro infanzia, della loro storia, delle loro radici". Nelly Brisinda

 
VOLI
 

Le poesie di Francesca Liotti, raccolte nel volume dal titolo "VOLI", sono dei voli pindarici temporali che si presentano come un'officina di espressioni creative che arricchiscono la fantasia di chi legge senza fretta, accendendo l'interesse e la curiosità e trasmettendo qualcosa di originale che tocca le più riposte corde di ogni cuore sensibile. I quadri poetici che l'Autrice ci offre esprimono concetti intensi e forti e la policromia di ogni brano avvicina ed avvince il lettore. L'Autrice, da brava docente quale è stata nella sua lunga carriera e da apprezzabile pittrice, si evidenzia, anche nell'arte poetica di questa raccolta, capace di interpretare la natura nei suoi molteplici aspetti in modo personale ed introspettivo che porta ad una serena riflessione. Gli aspetti emotivi, gli stimoli culturali, i principi etici contenuti soprattutto nei brani familiari coinvolgono talmente il lettore da fargli notare qualcosa di sé osservando e meditando sui contenuti di questo considerevole scrigno poetico. Prof. Domenico Minniti




io e il mare

Un rabbioso scirocco rincorre
brandelli di nuvole inquiete,
il mare ribolle rumoroso,
si agita in onde schiumose
contro la spiaggia che lo imprigiona.
Gli vado incontro,
e lui mi assale,
io mi diverto,
mi sembra un magnifico gioco,
il mare s'azzuffa con me.
E rido, rido,
e lui mi maltratta…
La sua violenza mi affascina.
E' un bimbo capriccioso,
un uomo geloso,
un cuore in tumulto.



 


Un pastorello di creta

Ora che più non ci sei,
quel pastorello di creta,
dipinto di verde e marrone
è diventato d'oro,
è diventato un re.
Quel povero, vecchio pastore
È ormai tutto il presepe
Da quando non sei più con me.


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